Alcuni suggerimenti per iniziare una collezione di fotografia.
Ho iniziato a collezionare fotografia da giovanissima, avevo circa 23 anni.
Il motivo che mi ha spinta verso questa meravigliosa forma d’arte è semplice e molto “di pancia”: venivo dalla casa della mia famiglia dove l’arte era presente ovunque, anche nei bagni, per capirci. Quando mi sono ritrovata in casa mia, ho guardato le pareti vuote e mi è venuta un’angoscia pazzesca. Mio padre mi aveva regalato qualche pezzo, certo, ma non erano sufficienti a riempire gli spazi della mia nuova casetta.
Lavoravo già ma non potevo certo permettermi le opere che collezionava la mia famiglia e non volevo nemmeno optare per squallidi poster o manifesti. È così che sono diventata collezionista di fotografia: un semplice bisogno estetico, la necessità di guardare qualcosa di bello.
All’epoca, a Milano, solo pochissime gallerie proponevano fotografia come forma d’arte e collezionismo: Photology, dove ho acquistato i primi lavori, è una di queste.
Ci sono diversi motivi per collezionare fotografia: il puro piacere che da il lavoro che si osserva, il prestigio sociale e il mero investimento.
Io ho sempre scelto con la pancia e, alla fine, anche il mio portafoglio ne ha giovato. La fotografia ha un grande vantaggio: è immediata, ti parla guardandoti dritto negli occhi e ti racconta un momento, un luogo, una storia. Il mio grande amore, all’epoca fu Luigi Ghirri.
Le sue immagini raffigurano interni di case, luoghi di lavoro, pianure di campagna e architetture urbane, e sono luoghi da cui emergono i temi dell’identità, del tempo, e della memoria, che Ghirri ha affrontato in tutta la sua carriera.
I colori tenui, al limite del pastello, danno ai lavori dell’artista, ormai da tempo defunto, una poesia unica e sorprendente. Io lo ho acquistato in tempi non sospetti, pagandolo poche migliaia di lire. Ora Ghirri rappresenta uno degli artisti più ricercati dal mercato dei collezionisti e i suoi lavori hanno decuplicato il loro valore.

Il mio viaggio nel mondo del collezionismo di fotografia è continuato negli anni, con una passione sempre maggiore.
Ho iniziato a frequentare le gallerie di Londra e NY, fiere come Art Basel e MIA, a leggere riviste di settore, a seguire le aste dedicate all’arte contemporanea. La mia collezione è cresciuta e i miei investimenti sono andati di pari passo. Una vera folgorazione la ho avuta con Nan Goldin, acquistata a NY nel 1993.
Nan aveva documentato l’underground Newyorkese fatto di dragqueen, transgender, tossici e malati di HIV. Ha dedicato i suoi lavori lavori “agli ultimi”, a un mondo che molti si rifiutavano di guardare. Anche in questo caso, dopo pochi anni, la fama della Goldin è cresciuta insieme con i prezzi dei suoi lavori.

Il mondo della fotografia è ampio, spazia dai fotografi storici come Ansel Adams, Henry Cartier-Bresson, fino ad arrivare ai più attuali Thomas Strutt e Andres Serrano.
I consigli che desidero darvi se volete iniziare una collezione sono pochi ma estremamente preziosi:
- Andate in giro per gallerie, musei, e fiere.
- Comprate quello che vi piace, senza pensare a quanto potrà valere in futuro.
- Se non avete una particolare sensibilità ma desiderate iniziare la vostra collezione, rivolgetevi a galleristi seri e che sono presenti sul mercato da molto tempo.
- In caso vogliate avere qualcosa di bello appeso al muro ma le vostre risorse economiche sono limitate, ricordatevi che esistono giovani gallerie che promuovono giovani artisti e una fiera, Affordable Art Fair, che vi permettono di acquistare opere belle a prezzi contenuti.
L’arte è cibo per l’anima.
Nadia